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PRODOTTI A FILIERA CORTA

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UN TERRITORIO RICCO
DI NOCCIOLETI

Il settore agricolo ed agroalimentare è uno dei settori trainanti per l’economia dell’area in cui si ritrovano a lavorare fianco a fianco alcune grandi realtà e centinaia di micro aziende agricole ed artigianali. I prodotti agricoli delle Langhe sono divenuti ormai famosi nel mondo (le uve, la nocciola, etc.) e costituiscono i prodotti primari di filiere agroalimentari affermate e di altissima qualità, oppure di nicchie di prodotti ancora poco conosciute, ma di assoluta eccellenza. Il territorio è ricco di vigneti, noccioleti, pascoli, boschi e terrazzamenti e offre frutti che hanno reso il territorio un patrimonio di tutta l’umanità e che attrae visitatori da tutto il mondo. 

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LA NOSTRA ADESIONE
AL PROGETTO

Per questo, visto il grande successo ottenuto dal progetto PSR 2019, grazie ad un nuovo progetto (PSR 2014/2020 Regione Piemonte Operazione 16.4.1 Bando 2022) si è confermata la necessità di puntare ancora sui prodotti a Filiera corta e sulla perfetta sinergia creatasi tra l’Enoteca Regionale del Barbaresco e i soci che ne compongono insieme l’ATS. 
La nostra azienda ha aderito con entusiasmo al progetto proponendo per la degustazione due prodotti eccezionali: le Nocciole e la Cugnà.

NOCCIOLA TONDA GENTILE TRILOBATA

Dal 1960, l’azienda Adriano coltiva la nocciola della prestigiosa varietà Tonda Gentile Trilobata nei comuni di Alba e Neive. Nello specifico nel fondovalle alla base dei vigneti su terreni pianeggianti e argillosi. Sono 12 ettari con piante di età media di 20 anni. Verso la metà di agosto il frutto giunge a maturazione e cade naturalmente. Per avere una qualità omogenea, visto che maturano in tempi leggermente diversi, e che non devono fermarsi a lungo sul terreno per evitare l’attacco di funghi o muffe, le nocciole vengono raccolte in più volte. La macchina che effettua la raccolta (un semplice collettore automatico che aspira) fa una prima cernita scartando gusci vuoti e elementi estranei. Dopo di chè vengono poi tostate con lampade a infrarossi. Le nocciole vengono continuamente agitate durante la tostatura (la temperatura deve essere compresa tra 155 e 170 C°) per evitare di bruciare e dopo subiscono un rapido raffreddamento che ne mantiene la croccantezza e impedisce la fuoriuscita dell’olio.  

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Alla fine il prodotto che se ne ricava è un frutto leggermente dorato, croccante, con aroma pieno e armonioso, un sapore gourmet che dalla torrefazione ricava profumi intensi e voluttuosamente delicati.
Per conservarle in modo ottimale bisogna mantenerle ad una temperatura compresa tra gli 8 e i 20 C° e lontano da fonti dirette di calore e luce. Idealmente, le nocciole dovrebbero essere consumate entro un anno dal confezionamento e dopo l'apertura  si consiglia di conservarle in un vaso di vetro per mantenere sapore e aroma.  L’abbinamento per il consumo è molto vario: perfetto con tutti i nostri vini, ideale ingrediente per dolci, per decorazione e come ingrediente principale per sughi di pasta e carne. Ottima a colazione o come un sano spuntino ricco di energia oppure salata, caramellata, glassata, aromatizzata o, addirittura, lardellata.

Info azienda: vai alla scheda

CUGNA'

Che cos’è?  Marmellata? Mostarda? No, è Cugnà. Non esiste una traduzione che sia efficace. E’ una delle più genuine espressioni della tradizione delle famiglie della Langa albese che la preparavano per non sprecare il residuo della vendemmia e la frutta autunnale in eccesso. È diventata senza dubbio una specialità tipica con un ruolo ben definito sulla tavola, spesso virtuoso e sorprendente. 

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La preparazione della Cugnà è lunga e segue un ordine ben definito: dopo la cottura per ben 8 ore del mosto d’uva si passa alla preparazione della frutta, pere Madernassa e mele Cotogne, che viene lavata, pelata e cubettata. Viene poi aggiunta al mosto in ebollizione e cotta per alcune ore con l’aggiunta di nocciole tostate, cannella e chiodi di garofano. Solo dopo le varie cotture lente e pazienti la Cugnà è pronta per essere messa nei vasetti e pastorizzata. 

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Alla fine si presenta come una composta di frutta dalla densa e cremosa consistenza. Il profumo è quello della confettura, delle nocciole e del mosto cotto. Al palato il sapore è gradevolmente caramellato con note leggermente acidule.  L’abbinamento classico è con i formaggi stagionati, erborinati, a pasta molle o cremosi, (insomma con tutti i formaggi!) ed è ideale anche sulla polenta fumante o abbinata a carni lesse come il bollito misto piemontese. Da provare spalmata sul pane a colazione o merenda e sul gelato alla vaniglia.

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