Il Barbaresco DOCG è stato il primo vino in Italia a veder riconosciute per legge le Menzioni Geografiche Aggiuntive nel proprio Disciplinare di produzione.
Il 21 febbraio 2022 rappresenta un giorno importante per il Barbaresco: ricorre, infatti, l’anniversario del nuovo Disciplinare di produzione del Barbaresco, definito per legge dal Parlamento italiano il 21 febbraio 2007, contenente le Menzioni Geografiche aggiuntive.
Il Barbaresco è stato il primo vino in Italia a potersi fregiare di questo onore: l’intera zona di produzione è stata suddivisa in singole porzioni, utilizzando i nomi storici e i toponimi e stabilendo i confini tra di esse.
Le menzioni geografiche (MGA) sono oggi 66 e costituiscono il Dna del Barbaresco, definendo in modo chiaro per ogni singola zona le caratteristiche geografiche, geologiche e organolettiche. L’indicazione della singola Menzione può apparire in etichetta insieme alla denominazione DOCG.
Il cartografo Alessandro Masnaghetti, in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo e Barbaresco e con l’Enoteca Regionale del Barbaresco, ha realizzato la mappa dedicata alla rappresentazione grafica delle Menzioni, vera e propria “Bibbia” per gli appassionati.
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