Un'annata impegnativa che ancora una volta ha rivelato la capacità di adattamento della vita regalando Barbaresco equilibrati ed eleganti, di ottima beva e propensione alla longevità

Nella zona del Barbaresco l’annata 2022 si distingue per il clima particolarmente caldo e secco. L’inverno è stato povero di precipitazioni, con una sola scarsa nevicata a dicembre, ma anche la primavera è stata povera di piogge. Il caldo intenso e secco ha avuto inizio a maggio ed è proseguito per tutta l’estate, con temperature sovente oltre i 35 gradi, causando stress soprattutto nelle vigne meglio esposte.
Il caldo si è un po’ placato dal mese di settembre, con l’arrivo di alcune piogge e buone escursioni termiche, che hanno favorito un’adeguata maturazione.

In questa annata impegnativa il Barbaresco 2022 ha comunque conseguito una qualità ottima: la vite coltivata sulle colline delle Langhe ha ancora una volta dimostrato la sua straordinaria capacità di sapersi adattare alle condizioni climatiche anche più estreme. La siccità, oltre a contenere le infestazioni parassitarie e limitare la necessità di interventi fitosanitari, ha mediamente ridotto la produzione, consentendo una qualità molto interessante: bella ampiezza olfattiva, buon corpo e ottima struttura, per un vino che rivela anche una piacevole bevibilità e propensione alla longevità.
Nel 2022, la superficie vitata del Nebbiolo da Barbaresco è stata di 859 ettari e la produzione effettiva si è posizionata ancora oltre i 5 milioni di bottiglie (5.058.564).
Comentários